Un legame tra udito e diabete: da cosa dipende la cocleopatia?
Alla base di un abbassamento di udito possono esserci varie cause ma non è così immediato pensare a una correlazione con il diabete.
Tale patologia, infatti, porterebbe ad una alterazione dell’orecchio interno, ossia a una cocleopatia che in questo caso definita cocleopatia diabetica.
Che cos'è la cocleopatia
La coclea è un canale membranoso, situato nell’orecchio interno, che contiene un liquido chiamato endolinfa dove è contenuto l’organo del Corti, deputato ad analizzare le onde sonore grazie alle sue cellule ciliate. Le vibrazioni sonore si trasmettono all’endolinfa che sollecitano le cellule ciliate, dando origine a impulsi nervosi. Questi impulsi vengono elaborati e determinano la percezione del suono.
La cocleopatia è dovuta a una degenerazione della coclea: tale modificazione può alterare o bloccare la trasmissione del suono, con conseguente riduzione della sensibilità uditiva.
Le cause della cocleopatia
La cocleopatia può essere determinata da:
- Fattori esterni, che possono essere lesivi, quali per esempio rumore quotidiano costante o utilizzo di farmaci ototossici.
- Fattori interni, ovvero determinati da alterazioni fisiologiche di tipo infiammatorio, batterico o virale e metabolici come appunto il diabete.
La riduzione della capacità uditiva conseguente alla cocleopatia può essere mono o bilaterale. Più precoce è la diagnosi, maggiori saranno le probabilità che sia possibile ripristinare le capacità uditive.
Le cocleopatia diabetica
Il legame “ diabete e udito” non va dunque ignorato.
Il rischio di una cocleopatia diabetica, sembra essere una complicanza del diabete di tipo 2, la forma piu’ diffusa e tipica della età adulta dove l’innalzamento di glucosio nel sangue è determinato da una carenza di produzione di insulina o da un’azione insufficiente dell’insulina prodotta.
É stato osservato che il diabete può causare danni alle pareti dei vasi sanguigni che determinano alterazioni a livello dell’orecchio interno, quali l’ ispessimento dei vasi e la riduzione del flusso sanguigno e di ossigeno a livello della coclea.
Tali alterazioni provocano il malfunzionamento della coclea e del nervo acustico, con conseguente ipoacusia neurosensoriale progressiva.
Come intervenire?
Dovranno essere effettuate delle prove audiometriche per stabilire i livelli di ipoacusia che, se rilevati, richiederanno un tempestivo recupero attraverso l’utilizzo di dispositivi come gli apparecchi acustici.
Se si sottovaluta il problema, infatti, la funzione uditiva nel tempo tende a peggiorare fino a diventare grave e profonda e richiedere un impianto cocleare che ripristini la percezione uditiva.
L’utilizzo di apparecchi acustici, pertanto, può essere essenziale per facilitare la comprensione, ridurre l’affaticamento di ascolto e prevenire ulteriori danni.
Fonte : https://www.mbenessere.it/udito/articoli-udito/legame-tra-udito-e-diabete-da-cosa-dipende-la-cocleopatia/